giovedì 28 febbraio 2008
martedì 12 febbraio 2008
Occhio per occhio... con gli interessi!
Questa la notizia del Gazzettino di qualche giorno fa. E' tanto lunga quanto seria.
"(m.a.) Segnalazioni sempre più numerose e circonstanziate di cittadini inorriditi di fronte ai maltrattamenti e agli abusi di poveri animali, per lo più cuccioli di cani a e gatti. Una squallida realtà, quasi quotidiana, che la sezione territoriale di Carpenedo-Bissuola della Polizia ha fotografato nel dettaglio trasmettendo una relazione al Servizio sicurezza urbana dei vigili urbani. Le indagini, avviate in questi giorni, sono state affidate agli uomini del pronto intervento e disagio sociale.
A far scattare l'inchiesta, l'ennesima denuncia presentata da un mestrino residente in via Rielta, testimone di retto di un un episodio ancor più raccapricciante perché coinvolge dei minori, anzi dei bambini. L'uomo, infatti, racconta di aver visto dalla finestra una banda di ragazzini che picchiavano selvaggiamente un cagnolino di mezza taglia. Non contenti, dopo averlo brutalizzato fino a tramortirlo, lo hanno gettato dentro un cassonetto, come fosse un sacco di immondizie, andandosene ridacchiando e senza mostrare un minimo di sensibilità e di rimorso. A salvare da un destino segnato quel povero cane è stato lo stesso signore che poi si è rivolto alla polizia municipale: la bestiola è stata affidata in prima battuta a un veterinario privato che ne constatato lo stato di feroce abuso subito e lo medicato, quindi la consegna al servizio di veterinaria dell'Ulss, dove è tuttora custodito. Questo purtroppo è solo uno dei tanti casi giunti all'attenzione degli investigatori. Il fatto risale al 17 gennaio scorso e i protagonisti, come appurato da una prima sommaria verifica, sembrano essere gli ospiti più giovani del campo nomadi di via Vallenari, i quali paiono aver introdotto nei loro passatempi più gettonati, appunto, le sevizie più o meno cruente, agli animali domestici che vivono all'interno o ai margini dell'insediamento.
Ora scattano gli accertamenti e le ispezioni tese a individuare quelli che si possono definire dei veri e propri aguzzini in erba, con l'unica attenuante, seppur molto remota, dell'inconsapevolezza del male che inferto a queste vittime a quattro zampe del tutto indifese. Lo scorso novembre le cronache hanno riportato l'aggressione subita da una donna, residente in via Casona, mentre stava rientrando a casa in sella alla sua bicicletta: ad affrontarla con spintoni, sputi e calci, cinque adolescenti fra i 13 e 17 anni. E non si esclude che la "spedizioni punitiva" sia scattata proprio a causa dell'interesse dimostrato dalla sessantenne nei confronti delle condizioni in cui versano i cani e i gatti del campo nomadi . Dal canto suo il Comune ha iniziato un percorso integrazione rivolto ai ragazzini con il coinvolgimento delle scuole dell'obbligo nell'ambito di un più ampio progetto sociale collegato alla realizzazione di un nuovo villaggio attrezzato con unità abitative che, nelle intenzioni, dovrebbe andare a sanare l'attuale situazione di precarietà."
Ma si, regaliamo pure le case ai nomadi.
In una società che va avanti grazie al rispetto del prossimo, come possiamo tollerare azioni simili? E' proprio la mancanza di rispetto la causa delle condizioni attuali dell'Italia. Furti, rapine, aggressioni, stupri, minacce... un'invasione di criminalità proporzionale all'immigrazione degli ultimi anni. E come ben sappiamo, la nostra cara giustizia è sempre dalla parte del criminale che, poverino, è sempre la reale vittima...
Non ci sono strade a metà: se l'individuo non è utile alla società, allora è dannoso. Un criminale E' dannoso. Non può essere lasciato libero di circolare. Non ci sono scuse. Un essere umano è direttamente responsabile delle proprie azioni, e come tale deve pagarne le conseguenze (in quanto conscio di queste). Basta con il facile buonismo.
Tolleranza zero è la parola d'ordine. Dobbiamo riattivare lo spirito di sopravvivenza.
A volte rimpiango la vecchia legge del taglione, tanto crudele quanto efficace. Quanti crimini si potrebbero evitare, dato che la maggior parte delle volte chi li commette è già noto alle forze dell'ordine (e magari per gli stessi reati)?
Non sono contento di come viene amministrata l'italia. La gente ha paura a circolare da sola per strada, e ogni telegiornale non manca di ricordarcelo ogni giorno. I criminali non hanno nulla da perdere.
Arrivo a casa, accendo la tv e ascolto l'ennesima donna affranta, dopo che le hanno ucciso il marito mentre tornava a casa con la spesa, che tra i singhiozzi dice: "confido nella giustizia"... Bella mia, aspetta pure, che tanto quello tra un po' ti saluta dal marciapiede.
Enrico
"(m.a.) Segnalazioni sempre più numerose e circonstanziate di cittadini inorriditi di fronte ai maltrattamenti e agli abusi di poveri animali, per lo più cuccioli di cani a e gatti. Una squallida realtà, quasi quotidiana, che la sezione territoriale di Carpenedo-Bissuola della Polizia ha fotografato nel dettaglio trasmettendo una relazione al Servizio sicurezza urbana dei vigili urbani. Le indagini, avviate in questi giorni, sono state affidate agli uomini del pronto intervento e disagio sociale.
A far scattare l'inchiesta, l'ennesima denuncia presentata da un mestrino residente in via Rielta, testimone di retto di un un episodio ancor più raccapricciante perché coinvolge dei minori, anzi dei bambini. L'uomo, infatti, racconta di aver visto dalla finestra una banda di ragazzini che picchiavano selvaggiamente un cagnolino di mezza taglia. Non contenti, dopo averlo brutalizzato fino a tramortirlo, lo hanno gettato dentro un cassonetto, come fosse un sacco di immondizie, andandosene ridacchiando e senza mostrare un minimo di sensibilità e di rimorso. A salvare da un destino segnato quel povero cane è stato lo stesso signore che poi si è rivolto alla polizia municipale: la bestiola è stata affidata in prima battuta a un veterinario privato che ne constatato lo stato di feroce abuso subito e lo medicato, quindi la consegna al servizio di veterinaria dell'Ulss, dove è tuttora custodito. Questo purtroppo è solo uno dei tanti casi giunti all'attenzione degli investigatori. Il fatto risale al 17 gennaio scorso e i protagonisti, come appurato da una prima sommaria verifica, sembrano essere gli ospiti più giovani del campo nomadi di via Vallenari, i quali paiono aver introdotto nei loro passatempi più gettonati, appunto, le sevizie più o meno cruente, agli animali domestici che vivono all'interno o ai margini dell'insediamento.
Ora scattano gli accertamenti e le ispezioni tese a individuare quelli che si possono definire dei veri e propri aguzzini in erba, con l'unica attenuante, seppur molto remota, dell'inconsapevolezza del male che inferto a queste vittime a quattro zampe del tutto indifese. Lo scorso novembre le cronache hanno riportato l'aggressione subita da una donna, residente in via Casona, mentre stava rientrando a casa in sella alla sua bicicletta: ad affrontarla con spintoni, sputi e calci, cinque adolescenti fra i 13 e 17 anni. E non si esclude che la "spedizioni punitiva" sia scattata proprio a causa dell'interesse dimostrato dalla sessantenne nei confronti delle condizioni in cui versano i cani e i gatti del campo nomadi . Dal canto suo il Comune ha iniziato un percorso integrazione rivolto ai ragazzini con il coinvolgimento delle scuole dell'obbligo nell'ambito di un più ampio progetto sociale collegato alla realizzazione di un nuovo villaggio attrezzato con unità abitative che, nelle intenzioni, dovrebbe andare a sanare l'attuale situazione di precarietà."
Ma si, regaliamo pure le case ai nomadi.
In una società che va avanti grazie al rispetto del prossimo, come possiamo tollerare azioni simili? E' proprio la mancanza di rispetto la causa delle condizioni attuali dell'Italia. Furti, rapine, aggressioni, stupri, minacce... un'invasione di criminalità proporzionale all'immigrazione degli ultimi anni. E come ben sappiamo, la nostra cara giustizia è sempre dalla parte del criminale che, poverino, è sempre la reale vittima...
Non ci sono strade a metà: se l'individuo non è utile alla società, allora è dannoso. Un criminale E' dannoso. Non può essere lasciato libero di circolare. Non ci sono scuse. Un essere umano è direttamente responsabile delle proprie azioni, e come tale deve pagarne le conseguenze (in quanto conscio di queste). Basta con il facile buonismo.
Tolleranza zero è la parola d'ordine. Dobbiamo riattivare lo spirito di sopravvivenza.
A volte rimpiango la vecchia legge del taglione, tanto crudele quanto efficace. Quanti crimini si potrebbero evitare, dato che la maggior parte delle volte chi li commette è già noto alle forze dell'ordine (e magari per gli stessi reati)?
Non sono contento di come viene amministrata l'italia. La gente ha paura a circolare da sola per strada, e ogni telegiornale non manca di ricordarcelo ogni giorno. I criminali non hanno nulla da perdere.
Arrivo a casa, accendo la tv e ascolto l'ennesima donna affranta, dopo che le hanno ucciso il marito mentre tornava a casa con la spesa, che tra i singhiozzi dice: "confido nella giustizia"... Bella mia, aspetta pure, che tanto quello tra un po' ti saluta dal marciapiede.
Enrico
Iscriviti a:
Post (Atom)