martedì 27 gennaio 2009

L'avventura del rientro a casa

Al sorgere del sole non me lo sarei mai aspettata una giornata così travagliata anche in virtù del fatto che i presupposti erano buoni per far pensare ad un tranquillo rientro a casa:il cielo era sereno, il cane che invece di farti le solite feste ringhiava quasi avesse capito che non avrebbe più potuto giocare con noi per molto tempo, le “facturas” (tipici dolci del posto) fresche ad attenderci accompagnate ad una dignitosa tazza di caffè e, ciliegina sulla torta, la padrona di casa che entra dicendo di aver vinto 700 pesos (circa 180 euro) grazie alla maglia che portavo il giorno prima con stampato il numero 16.
Insomma sembrava un lieto arrivederci culminato alle 12:30 quando siamo partiti alla volta dell’aeroporto dove ci attendeva il volo iberia previsto per le 15:20.
Ed è proprio al nostro arrivo nel terminal delle partenze che ha inizio la nostra avventura:il nostro volo è stato posticipato al' 1:20 del mattino a causa di un forte vento che ha costretto l’aeroporto di Madrid a chiudere impedendo così all’aereo che doveva portarci in Europa di decollare. Mi preme subito dire che il personale di terra si è da subito prodigato per informarci di tutte le nuove procedure da seguire. L’attesa al il ceek-in si è comunque dovuta fare subito e sembrava interminabile; garantisco comunque che ne è valsa la pena. Al momento dell’assegnazione del posto e della nuova coincidenza ci è stata fornita un’auto con autista che ci ha accompagnato in uno dei più lussuosi alberghi di Buenos Aires nel quale c’era precedentemente stata prenotata una stanza con inclusa anche una merenda ed un ricco e delizioso pasto che ha concluso la nostra permanenza nel centro della città prima che un pulman ci riaccompagnasse in aeroporto.
Una volta chiusasi questa splendida parentesi si è tornati alla normalità dovendo affrontare più di una coda per sbrigare tutte le varie procedure di imbarco anche se queste si sono dimostrate, tutto sommato, abbastanza celeri, diminuendo così il disagio.
Il volo, come anche quello dell’andata, è risultato gradevole ed il cibo non era affatto da buttare via, ma la vera sorpresa l’abbiamo trovata al nostro imbarco a Madrid dove abbiamo scoperto di essere stati inseriti in business class. Questo ha comportato che al contrario del 95% dei passeggeri a noi è stato servito un pasto contornato da dell’ottimo vino ed alla fine ci è stato pure offerto un digestivo per digerire il miglio cibo che io abbia mai mangiato a bordo di un aereo.
A conclusione di tutto è si vero che siamo rientrati con 12 ore di ritardo, e questo è sicuramente un disagio che abbiamo subito, ma bisogna anche ammettere che la compagnia aerea si è prodigata per gestire nel migliore dei modi la situazione che si era delineata cercando di crearci il minor disagio possibile.
Unica nota stonata e non me ne vogliano le signorine che leggono l’articolo, è che su ben 4 voli e più di 15 hostess incrociate solo una era degna della fama che portano!!!
A conclusione dico che sicuramente se domani dovessi trovarmi a volare sicuramente terrei in grande considerazione iberia in virtù di tutte le attenzioni che ha dedicato a noi passegeri.
Andrea

domenica 18 gennaio 2009

Come ci fregano in pizzeria.

Questa sera non ho voglia di far da mangiare. Ordino 2 pizze. Mentre aspetto, continuo a sfogliare il volantino. Ci sono anche le pizze per 2 persone e, sopra, la legenda: pizza normale 30cm, pizza per 2 persone 40cm... e penso.
Ma, non mi sembra una proporzione corretta 30 e 40 cm... Vuoi che l'area di un cerchio da 40cm corrisponda al doppio di un cerchio da 30???
Detto fatto: Pgreco x raggio alla seconda.
Risultato:
pizza 30cm: 706cm2
pizza 40cm: 1256cm2

Questo significa che, in proporzione, una pizza "per due persone" è il 178% di una pizza normale. Eh cavoli! mangio un quarto di pizza in meno!!!

Se una margherita normale costa euro 4.50, una pizza "per due persone" dovrebbe costare euro 7,96. Vendendola a 8.40, la mia margherita mi costa 44 centesimi in più, considerando il rapporto quantità prezzo.
Certo è che il cliente medio considera il risparmi di 60 centesimi nella pizza "x due persone" rispetto a due pizze distinte. Ma quei 60 centesimi non corrisponderanno al quarto di pizza mancante che non mangerà.
La pizzeria con questo giochetto vuole dare al cliente l'idea del risparmio, quando invece ha la totale convenienza a fare più pizze "x 2 persone" possibile, poiché ci guadagna di più.

Si può considerare effetto placebo questo? Meditate gente, meditate.

Enrico

sabato 17 gennaio 2009

L'Argentina


Prima puntata della magnifica esperienza che sto vivendo qui a Buenos Aires

Mi trovo ormai in sud america da circa 5 giorni ed ho gia' notato molte differenze negli usi e costumi tra noi europei e loro. Per esempio loro vivono con molta piu' intensita' i rapporti umani: se tu hai bisogno di qualcosa loro si fannoin 4 per aiutarti e questo io, proma di oggi, l'ho visto fare (in modo diffuso) solo nel sud italia e nemmeno ovunque. Un'altra grande differenza e' come non esistano quartieri di soli poveri e quartieri di soli ricchi qui ci sul lato destro delle vie le ville con i vigilantes privati e il filo spinato che protegge le mure e dall'altra parte ci sonole baracche o case mezze diroccate dove abitano gli operai ed i bambini giocano tra i cassonetti dell'immondizia a piedi scalzi!!! A proposito di strade qui sono da restare a bocca aperta: ce ne sono che arrivano ad avere 10 corsie per senso di marcia, una cosa impensabile per uno che vive in una qualsiasi citta' d'europa. Per poter guidare non importa molto aver fatto la "scuola guida" perche' qui esiste il codice della strada ma tutti lo rispettano a modo loro, trovi auto che ti sorpassano a destra, gente che va via in moto senza casco, camion che trasportano nel cassone decine di operai, pulman che trasportano gente andando via con le porte aperte e la vita media delle auto e' molto alta, infatti qui si trovano auto che camminano anche da cinquant'anni ed una delle auto piu' vendute e' la "fiat duna".....incredibile.
Per quello che riguarda l'economia sicuramente il cambio ci avvantaggia molto ma solo per i generi di prima necessita' ed i prodotti di casa loro, per le importazioni invece esistono ancora i dazi doganali e questo comporta che le cose costino praticamente come da noi.
Il cibo e' molto buono, anche in argentina si mangia bene; la carne e' squisita, la pizza ha una pasta piu' pesante (sfido chiunque a mangiarsene una intera senza sentirsi male) ma e' deliziosa ed il gelato e' praticamente come quello italiano.
Ma la cosa che al momento mi ha solpreso di + e' un episodio avvenuto ieri sera e mispiego: Stavamo mangiando in ristorante con degli amici del posto ed a causa di un disguido in cucina una persona che era a tavola con noi ha iniziato a gustare quello che aveva ordinato solo quando noi avevamo gia' terminato il nostro. Il capofamiglia si e' irritato per la brutta figura che stava facendo nei miei confronti ed ha chiesto di parlare con il titolare. Arrivato gli ha spiegato il suo rammarico e per farsi perdonare il padrone del ristorante ha tolto dal conto il cibo che aveva preso la signora ed ha offerto al tavolo una bottaglia di chiampane (ovviamente non di alta qualita'). Tutto questo e' impossibile che avvenga in italia e secondo me deve farci riflettere molto!!!
Per ora dal sud America e' tutto
Andrea

venerdì 2 gennaio 2009

Non mi sono annoiato

Ho sentito dire da più di qualcuno che il 2008 è stato un anno di merda. Non è forse la stessa frase che si sente ripetere ogni anno?
Ho riletto or ora, il post che ho aggiunto a fine del 2007, dove facevo un riepilogo del 2008. Si, avete capito bene, un riepilogo del 2008. Ed è stato divertente (ho proprio riso di gusto) vedere come il 90% delle cose si è verificato! il post lo trovate qui.

Per me il 2008 è stato un anno di svolta. Grandi cambiamenti, grandi eventi, molte esperienze (belle e brutte): ho cambiato casa e sono andato a convivere, ho cambiato lavoro, ho fatto la patente della moto e ho cambiato scooter, ho provato il parapendio, ho realizzato il sogno tecnologico, ho partecipato all'ombralonga, ho cominciato con il softair, ho ricominciato palestra, ho seguito un corso di degustazione vini.. ma ho anche perso delle persone molto care, ho visto Lisa soffrire, vissuto situazioni che di solito "capitano agli altri", perso di vista persone a cui tenevo.
Non posso certo lamentarmi che il 2008 sia stato un anno piatto. Anzi. E per il 2009 cercherò di darmi da fare.

Buon 2009 a tutti!

Enrico