giovedì 26 luglio 2007

WEEK-END AL LAGO parte terza


Pi pi pi pi…… Enrico, la sveglia!!!!!
Pi pi pi pi……… Enrico, la sveglia!!!!!!!
Pi pi pi pi…………………. Enriiiiiiiiiiiiiiiico, la SVEGLIA!
Già, è proprio così che è iniziato il nostro terzo ed ultimo giorno al lago, con la sveglia che suona (alle 7:50) e nessuno che ha la forza di alzarsi dal letto, nessuno che ha la forza per spegnere quel fastidioso oggetto che emana quel fastidioso rumore e, soprattutto, nessuno che abbia la forza!
Passano ben 10 minuti ma poi noi maschi ci facciamo coraggio ed iniziano il tour-nover della preparazione (bagno, denti, viso, vestirsi, preparare gli zaini per l’abbandono dell’agriturismo) mentre le donne se ne stanno ancora a letto (ne abbiamo le prove fotografiche).
Alle ore 8:40 circa noi uomini ci rechiamo nella zona buffet ma come sgradita sorpresa troviamo tutti i tavoli occupati e non ci resta che saziare l’attesa con una brioche al volo mangiata in giardino (solo da me ovviamente).
Alle 9 finalmente tutti e sei riusciamo a sederci a tavola per deliziare le prelibatezze messeci a disposizione e, come al solito, non disprezziamo l’assaggiare un po’ di tutto.
Dopo aver saldato il conto ci mettiamo in viaggio per la nostra ultima tappa: il PARCO SIGURTA’, solo che subito ci perdiamo e cominciamo, come cretini, a girare intorno allo stesso punto finche Mario non ha un colpo di genio: chiedere indicazioni ad un passante!!! Ricevute le corrette indicazioni riprendiamo il nostro percorso e in men che non si dica (10 minuti circa) raggiungiamo il nostro obbiettivo.
Entriamo all’interno di questa oasi di pace immersa nel verde e subito scatta il primo quesito: prendiamo o no le macchinine elettriche dal costo proibitivo di 15 Euro l’ora cada una e che ci potrebbero consentire di visitare il parco in tutto il suo splendore? Come in qualsiasi paese libero e democratico che si rispetti decidiamo di andare a votazione ed il risultato è schiacciante:5 a 1 per i si; grazie Enrico, l’opposizione è per noi sempre un momento di crescita!
Prese le due macchinette elettriche partiamo carichi di entusiasmo e con un brivido di eccitazione per via del giocattolo che inconsciamente i dipendenti del parco ci hanno affidato.
Ammiriamo il parco in tutto il suo splendore partendo dal viale delle fontanelle passando per il viale della fattoria ed i giardini acquatici terminando il percorso nel viale delle rose; ciò ci da l’opportunità di dare da mangiare alle caprette, abbracciare l’albero secolare,accarezzare le tartarughe (questo non è vero ma fa figo dirlo) e provando tutto quello che questo meraviglioso parco ha da offrirci.
Arriva in fretta l’ora di pranzo e decidiamo, molto astutamente, di mangiare un panino al volo per poi schiacciare un pisolino in mezzo al prato.
Detto fatto ci appisoliamo su due teli posti sotto una distesa di alberi e solo dopo una buona oretta di relax io, Enrico e Mario decidiamo di andare a giocare una tedesca con il pallone gonfiabile mentre la Ale e la Ele vanno a farsi una passeggiata; ma manca qualcuno all’appello: la Lisa………………lei è ancora li che dorme ma siamo fiduciosi che si sveglierà per l’ora di partenza!
Dopo un’esilarante partita che il solito Mario non ha voluto concludere a causa di una bastonata che stava ricevendo dalla futura coppia del goal, che una squadra di serie A sta pensando di ingaggiare; dopo che le due top girl si sono degnate di tornare e dopo il risveglio del diavolo, ci incamminiamo verso il triste rientro.
Alle 16:30 ci mettiamo in marcia, attraversiamo prima Verona e poi Vicenza in tangenziale (in attesa che qualcuno ci dica se si può o no fare),arriviamo a Grisignano di Zocco dove effettuiamo la nostra prima vera sosta all’ormai celeberrima pasticceria e li il pata-trac: Mario ci comunica il desiderio di terminare il suo magnifico week-end niente popò di meno che in autostrada, dando la colpa alla Ale che ufficialmente “ha il mal di schiena”.
Sappi Mario che per questo noi stiamo sponsorizzando una raccolta firme in segno di protesta (se qualcun altro vuole aderire lasci pure un commento) e ti garantiamo che non la passerai liscia!!!
Salutati i nostri due compagni di viaggio io,la Ele, Enrico e la Lisa ci rimettiamo in viaggio; viaggio che mestamente giunge al termine alle 19:36.
Per il successo di questo magnifico fine settimana non posso che ringraziare tutti i miei compagni d’avventura che si sono portati con se tanta voglia di divertirsi e di sbattersene del resto, insomma per me è stato un piacere, GRAZIE.

P.S. la mia proposta di andare la prossima estate in Austria in scooter resta valida!

martedì 24 luglio 2007

WEEK-END AL LAGO parte seconda



La sveglia era programmata per le ore 8, ma Enrico che è un passo avanti l’ha messa dieci minuti prima pensando così che si sarebbe goduto il bagno per primo, solo che l’intrepido eroe non ha considerato che praticamente nessuno ha chiuso occhio a causa di un rapporto letto casa/letto agriturismo con troppo divario per permettere a comuni mortali di addormentarsi e senza considerare che Mario pur d’essere il primo si è spostato con la brandina proprio davanti alla porta del bagno!!!
Sicché la mattinata ha avuto inizio con una lunga coda ai servizi risoltasi solo un’ora più tardi con i maschi intenti ad azzannarsi brioche, fette di torta, toast e panini dopo ovviamente aver ricevuto la benedizione delle proprie compagne (badate voi uomini che leggete che siamo anche martiri nel doverle attendere per fare colazione; e voi lo sapete vero quanto tempo passano le ragazze al bagno:bene allora moltiplicate la cosa per tre!!!!).
Una volta aver riempito sufficientemente lo stomaco eccoci pronti per la partenza con destinazione quel fantastico mondo chiamato: GARDALAND.
Arrivati li per le 10:30 circa subito ci siamo recati alle casse per l’acquisizione dei ticket indispensabili per entrare nel magico mondo (ovviamente quel diverso di Mario era già munito di biglietti).
Una volta entrati all’interno e subito dopo aver sistemato gli zaini all’interno dell’area pic-nic ci siamo subito posti un problema molto molto serio: da dove iniziamo? A seguito di una breve panoramica fornitaci dalla piantina abbiamo deciso all’unanimità di dirigerci verso “fuga da atlantide” dove ci siamo imbattuti subito sulla prima coda di circa un’ora e su un paio di tette davvero enormi di una ragazza che ci precedeva e che a momenti fa litigare Enrico con la Lisa (ovviamente la miccia è stata Mario).
Alle 13 ci siamo trovati con l’aver fatto appena tre attrazioni e con Enrico quasi in lacrime tanto che abbiamo deciso di andare a mangiarci i panini acquistati al market alla mattina, con la speranza di addolcirlo un po’.
Nel pomeriggio, dopo aver provato l’ebrezza del giro in trattore, ci siamo diretti al colorado boat e con pazienza ci siamo messi in cosa, coda che tra l’altro noi abbiamo rispettato rigorosamente, al contrario di qualcun altro proveniente da qualche altra regione e ansioso di far stare la propria famiglia unita! Dopo un’attesa di circa 45 minuti eccoci pronti per imbarcarsi:noi uomini su una canoa e le donna su un’altra.
Bastano due curve per scatenare il putiferio9 tra i maschi, io mi giro, guardo Enrico che a sua volta guarda Mario e parte la guerra con l’acqua che a breve ci vede inzuppati fino a non so dove di acqua. Quando scendiamo dall’attrazione siamo bombi fradici, ma non ce ne può importare davvero nulla (fatta eccezione per Enrico che subito si preoccupa di possibili malattie che possono scontrarsi col suo possente fisico).
Dopo una sosta forzata al sole riprendiamo le nostre attività con le mitiche montagne russe ed il “pericolosissimo” bruco passando per il sequoia e senza trascurare l’immancabile gita in trenino, gli egizi ed i pirati. Scorre veloce il tempo e ben presto arriva l’ora dello spettacolo conclusivo con tanto di fuochi pirotecnici e la possibilità di fare un’ultima giostra, ed è proprio qui che scatta l’interrogativo: cosa facciamo come ultima attrazione? Mario propone “space vertigo” ma io rilancio con il chiudere da dove abbiamo iniziato e cioè “fuga da atlantide”. Alla fine la prendiamo in bottega entrambe perché le attrazioni sonogià chiuse a causa delle forti code.
A questo punto ci avviamo verso i nostri mezzi di locomozione pronti per il rientro all’agriturismo, partiamo e tra mille schivanelle tra le auto eccoci arrivare in un batter d’occhio nel nostro solo oggetto del desiderio (in quel momento ovviamente):un letto.
Sono le 2 e ci corichiamo per essere freschi e riposati per l’ultima tappa: il PARCO SIGURTA’

WEEK-AND AL LAGO parte prima



E’ iniziata venerdì alle ore 17:30 con il cielo si presentava sereno, la temperatura percepita di circa 40°, l’avventura che ci ha visti protagonisti insieme alle nostre compagne.
Partiti da Mogliano Veneto, muniti di tre zaini, tre auricolari e tanta voglia di divertirsi, ci siamo diretti a Castelnuovo del Garda motorizzati da mezzi a 2 ruote da 125cc (Mario deve sempre fare il diverso e si è presentato con un 250cc).
La strada si è subito presentata insidiosa con un impressionante numero di veicoli che occupava le strade e che ci ha costretti ad innumerevoli sorpassi (premetto che Mario con la scusa del lavoro è partito dopo e si è fatto parte del tragitto comodamente in autostrada) ma grazie all’esperienza e alla bravura dei 2 piloti ciò non ha impedito di rispettare i tempi sulla tabella di marcia.
La prima sosta è stata fatta a Grisignano di Zocco dopo aver percorso la statale Noalese ed aver attraversato il centro di Padova.
Subito le donne hanno approfittato per sgranchirsi un po’ le chiappone appiattite dai primi 70 km circa percorsi in poco più di un’ora di viaggio.
Dopo la sosta durata 15 minuti, nella quale abbiamo avuto il piacere di far conoscenza con il titolare della pasticceria, siamo ripartiti alla volta del lago e subito ci siamo ritrovati con un enigma da risolvere: uno scooter da 125 cc depotenziato può andare in tangenziale? Se qualcuno di voi lo sa non esiti a riferircelo, nel frattempo sappiate che noi ci siamo andati attraversando così tutta Vicenza e ritrovandoci alle porte di Verona con il cellulare di Enrico che suonava: e chi poteva essere se non quel furbacchione di Mario che si degnava di raggiungerci.
Ricomposto il gruppo a Montebello siamo ripartiti e,questa volta non per colpa nostra ma a causa di una deviazione, ci siamo ritrovati nuovamente in tangenziale e così abbiamo attraversato ad un ritmo vertiginoso anche Verona ritrovandoci, dopo circa tre ore dalla partenza, all’agriturismo prenotato per trascorrere il fine settimana.
Giusto il tempo di presentarsi e poggiare i bagagli nella stanza a noi assegnata che ci siamo diretti a mangiare (erano le ore 21:00 circa) in una pizzeria non lontana.
Al termine della saporita mangiata e pronti a rientrare abbiamo ricevuto una richiesta d’aiuto da parte di due ragazze, una di Roma e una del posto (per me lesbiche), che sbadatamente hanno chiuso le chiavi del loro scooter dentro il baulotto. Noi gli abbiamo proposto di scassinarlo per recuperare il prezioso bottino ma loro si sono rifiutate e di conseguenza non abbiamo potuto far altro che lasciarle li, a penare con la speranza che qualcuno facesse una magia!
Arrivati finalmente nella nostra stanza ci siamo subito organizzati per le operazioni di lavaggio dando per scontato una cosa:Mario va per ultimo che deve liberare gli schiavi!
Nell’attesa del proprio turno ci siamo dilettati con il pallone gonfiabile di Enrico e con una brandina da me sezionata.
Alle 2 circa ci siamo definitivamente coricati in attesa delle prime luci per raggiungere il nosto secondo obbiettivo:GARDALAND!!!!!!

P.s. alle 4 circa mi sono alzato per andare in bagno ed a Momenti Mario mi ammazza, è solo per una fortuita coincidenza che posso essere qui a raccontarvi questa storia

venerdì 6 luglio 2007

Cambio di rotta


Come molti sapranno già, oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro nella società dove ho trascorso i miei ultimi 5 anni lavorativi.
Fino a pochi giorni fa ero felicissimo di cambiare, mentre tra ieri e oggi questa felicità ha lasciato il posto ad uno strano sentimento tipo... malinconia, nella quale non pensavo di imbattermi.
E' stato strano riconsegnare il cell, la macchina, le chiavi, le felpe... (e chi più ne ha più ne metta!).
Tra l'altro spero di non essermi dimenticato niente... Speriamo!
Certo è che saranno indelebili i 5 anni trascorsi qui, con gli alti e bassi, le inkazzature, i "giri d'Italia", ma soprattutto ricorderò sempre con grande affetto alcuni colleghi che reputo speciali, con i quali ho condiviso momenti e soprattutto trasferte mitiche!
A loro va il mio ringraziamento e un'arrivederci a presto!
Una frase rivolta a loro: "Tanto poi... ci mettiamo d'accordo!" :-)
Un salutone a tutti!

Mario

Dichiarazione d'amore

Ieri sera ero al lavoro e mi sono distratto un'attimo a guardare il celo: c'erano molte stelle ma una brillava più di tutte ed ho deciso che l'avrei chiamata Eleonora.
Non mi importa sapere come la chiamano gli astrologi o che cosa rappresenti perchè il vero significato l'ho capito io, subito, quella stella ha tanto amore da dare ed io sono il fortunato a cui è stato destinato tale bene e ti garantisco che non ho nessuna intenzione di privarmene, ne ora ne mai!
Per questo grazie amore mio, grazie per permettere al mio cuore di battere più forte, grazie per le emozioni che ogni tuo bacio mi trasmette, grazie semplicemente di essere te stessa, perchè a me piaci così.
Ti amo Andrea

Una sagra di sagra

E' finita anche questa. Una festa paesana che impegna una settimana, e che settimana! Devo dire che come presenze sono rimasto un po' deluso, gli altri anni abbiamo avuto molto più viavai di gente. Stranamente, però abbiamo registrato un aumento degli incassi piuttosto notevole e certamente non dovuto ai grandi gruppi chiamati. Le serate con i Barracuda e i London Café, nonostante siano stati VERAMENTE bravi, non ha sortito l'effetto desiderato. Cosa che invece si è verificata con i Fiaska, ormai parte della sagra anche loro (3° anno consecutivo) che, mescolati allo spettacolo pirotecnico dell'ultima sera, hanno fatto registrare un record d'incassi senza precedenti.

Non sono molto bravo con i discorsi, ma volevo cogliere l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della sagra, tutta l'equipe che ha lavorato allo Spazio Giovani, Don Dario che mi/ci è stato molto vicino, e tutte le persone che sono venute a trovarci contribuendo alla buona riuscita della festa.
Volevo inoltre ringraziare tutti per il presente che mi è stato consegnato mercoledì sera e che non mi aspettavo e che forse non merito, perché è grazie al lavoro di tutti se siamo riusciti ad arrivare con successo alla fine.
Chi mi conosce sa bene che il mio vocabolario non mi permette di esprimere al meglio ciò che sento, e non mi smentirò certo in questa occasione..
Un grazie di cuore.

Enrico