Cari amici una di queste sere mi sono sentito dire da Enrico che una delle convinzioni sulle quali si basava la mia esistenza è sbagliata, cioè che...
IL RAFFREDDORE NON E' CONTAGIOSO!
Ebbene sì, dopo aver controllato su Wikipedia (come dico sempre, una enorme fonte di cultura!) ho potuto notare che:
RAFFREDDORE = affezione INFETTIVA, generalmente non grave, delle prime vie respiratorie e in particolare del naso e della gola.
Non so perchè, ma sta storia continua a puzzarmi un pò e, dopo essermi meritato il titolo di cinico, ora forse mi meriterò anche quello di scettico, comunque, vado avanti per la mia strada e non mi fido ancora al 100%!
Probabilmente avrò torto però la mia teoria è:
Raffreddore, in quanto tale, significa sindrome da raffreddamento, cioè, in poche parole, ho preso freddo ai bronchi o a che cazzo ne so, sono un pò debilitati e quindi mi viene da starnutire...! Allora perchè uno davanti a me, che magari è appena stato in vacanza ai Tropici, si dovrebbe ammalare solo perchè con il mio starnuto, gli sputo addosso? Se sono io che ho preso freddo e lui viene da un posto dove ci sono 40° all'ombra, mi chiedo: "Gli attacco il freddo che ho preso io?"
Mah...! Io non sono ancora convinto!
Ciao!
Mario
mercoledì 21 novembre 2007
CORRERE O TROMBARE?
Quando corri sei solo. Se si corre con qualcuno è inevitabile che si cerchi di correre più veloci dell'altro.
Trombando no, si cerca sempre di raggiungere la meta assieme.
Pertanto, trombare "Sviluppa il lavoro di gruppo e combatte
l'egoismo".
Correre no.
Per correre è necessario l'acquisto di molti indumenti, anche costosi.
Per trombare è invece sufficiente togliere gli indumenti che si indossano.
Come si può constatare, trombare "Sviluppa il senso del risparmio e combatte il consumismo sfrenato".
Correre no
Per correre è necessario alzarsi dal letto.
Per trombare è tutto il contrario. Tutti sappiamo che nel letto si sta meglio che in qualsiasi altro posto.
Pertanto, trombare è un modo per "Esercitarsi nel nostro posto
migliore".
Correre no.
Correre esige un grande sforzo, in cambio di poco piacere.
Trombare da' invece un enorme piacere e lo sforzo è minimo.
Così scopriamo che trombando "Otteniamo il massimo col minimo sforzo", una regola fondamentale che non viene conseguita correndo.
Dopo la corsa normalmente ci si ritrova di malumore, a causa della stanchezza, e fanno male le ginocchia.
Al contrario, dopo una trombata ci si ritrova con un sorriso da orecchio a orecchio.
E' chiaro che trombando "Scopriamo l'allegria del vivere".
Correndo no.
Se ti chiamano per correre, in genere trovi scuse per non andarci.
Ora, siamo sinceri: dovesse trattarsi di trombare... eh? A qualsiasi ora esci di corsa.
E' chiaro: trombare "Aumenta il senso della puntualità".
Correre, invece, no.
Andrea
Trombando no, si cerca sempre di raggiungere la meta assieme.
Pertanto, trombare "Sviluppa il lavoro di gruppo e combatte
l'egoismo".
Correre no.
Per correre è necessario l'acquisto di molti indumenti, anche costosi.
Per trombare è invece sufficiente togliere gli indumenti che si indossano.
Come si può constatare, trombare "Sviluppa il senso del risparmio e combatte il consumismo sfrenato".
Correre no
Per correre è necessario alzarsi dal letto.
Per trombare è tutto il contrario. Tutti sappiamo che nel letto si sta meglio che in qualsiasi altro posto.
Pertanto, trombare è un modo per "Esercitarsi nel nostro posto
migliore".
Correre no.
Correre esige un grande sforzo, in cambio di poco piacere.
Trombare da' invece un enorme piacere e lo sforzo è minimo.
Così scopriamo che trombando "Otteniamo il massimo col minimo sforzo", una regola fondamentale che non viene conseguita correndo.
Dopo la corsa normalmente ci si ritrova di malumore, a causa della stanchezza, e fanno male le ginocchia.
Al contrario, dopo una trombata ci si ritrova con un sorriso da orecchio a orecchio.
E' chiaro che trombando "Scopriamo l'allegria del vivere".
Correndo no.
Se ti chiamano per correre, in genere trovi scuse per non andarci.
Ora, siamo sinceri: dovesse trattarsi di trombare... eh? A qualsiasi ora esci di corsa.
E' chiaro: trombare "Aumenta il senso della puntualità".
Correre, invece, no.
Andrea
lunedì 19 novembre 2007
Storia d'amore finita in tragedia... o no?
Era un bravo ragazzo, stavano benissimo assieme. Lei lo amava moltissimo e lui la amava di più! passavano lunghi momenti a guardarsi negli occhi. Poi un giorno decisero di sposarsi, erano entrambi molto felici, ma qualcosa accadde...
Qualcosa li divise, e lui non sarebbe più tornato.
Una "tragica" morte.
Leggere l'articolo (fate copia/incolla): http://www.linux.it/~gaetano/imm/425271_Soffocato.jpg
La domanda è: lei come si sentirà a questo punto?
Buona serata
Enrico
I greci la sapevano lunga...
Mario mi insegna che quando cerco qualcosa devo guardare su wikipedia...
Così ho cercato informazioni sul VASO DI PANDORA, informazioni interessanti sulla natura dell'uomo:
Nella mitologia greca, il vaso di Pandora è il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo ne Le opere e i giorni, il vaso (pithos, πίθος in greco antico) era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo. Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il "dono" della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l'umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni di sorta, e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l'apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza.
Con il mito del vaso di Pandora la teodicea greca assegna alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell'uomo: per questo motivo il personaggio di Pandora non è dissimile da quello di Eva nel mito biblico della Genesi.
Che altro dire...
Così ho cercato informazioni sul VASO DI PANDORA, informazioni interessanti sulla natura dell'uomo:
Nella mitologia greca, il vaso di Pandora è il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo ne Le opere e i giorni, il vaso (pithos, πίθος in greco antico) era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo. Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il "dono" della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l'umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni di sorta, e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l'apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza.
Con il mito del vaso di Pandora la teodicea greca assegna alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell'uomo: per questo motivo il personaggio di Pandora non è dissimile da quello di Eva nel mito biblico della Genesi.
Che altro dire...
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domenica 18 novembre 2007
Una scelta sbagliata
Capita nella vita di fare scelte sbagliate. Come Marco, che un giorno ha deciso di fare il "cosulente d'arredo" (vendere mobili).
Io e Lisa siamo andati un bel (?) giorno da Bergamin a Istrana (TV) per cercare una cucina... La storia comincia così, e raccontarvela tutta sarebbe VERAMENTE lungo, perciò sintetizzerò sui punti salienti.
Inizialmente avevamo visto una cucina di Veneta Cucine, modello Extra in ciliegio. 8.900€. Facciamo un giro da altre parti e per la stessa cucina ci fanno 7900. Marco ci richiama dicendo che si poteva rivedere il prezzo: 7400€.
Bene, confermiamo. MA... con il suo sorriso (falso) da ebete (che poi utilizzerà per tutte le situazioni successive) ci dice "eh, mi sono dimenticato di contarvi le maniglie". LE MANIGLIE? come fai a dimenticare le maniglie? risultato +200euri.
"eh, volevo farvi comunque presente che i fianchi sono in laminato, non in ciliegio, ma la differenza non si nota tanto". Due colori completamente diversi, perciò decidiamo di prendere i fianchi in legno. Risultato +200. Eh no, cazzo! Dopo un po' di lamentele ed avergli fatto notare che non poteva tornare a 8900 euro a forza di pezzi "dimenticati", il prezzo si ferma a 7600€.
Il suo pensiero a questo punto sarà stato: dove possiamo pelare ancora soldi? ovviamente dal fuorisquadra! La cucina è ad angolo e i muri non sono perfetti, quindi bisogna fare una correzione. Se vuoi ti correggo io la testa a gratis! Risultato +90€ che credo siano inclusi nel prezzo finale dei 7600€.
Arriva la cucina. 3mt x 3mt. A parte che gli operai erano dei "sanfassoni" che sono riusciti a limitare i danni solo perché sono stato presente per tutto il tempo, perché "tanto non è casa loro", il risultato è stato 9 ante e 2 cassetti difettati, 3 antine a vetro con i buchi sbagliati e il piano ammaccato. Faccio notare 9 ante + 3 ante a vetro= 12 su un totale di 14 ante.
Arriva il tecnico direttamente da Veneta Cucine perché "non è mai successa una cosa del genere, entro un mesetto vi cambiamo i pezzi". Ne passano 2, tra chiamate da parte nostra e risposte vaghe o promesse "vi richiamiamo" non mantenute, e arrivano di nuovo gli operai che cambiano 4 antine, sbagliano nuovamente a fare i buchi su quelle a vetro e se ne vanno. E tutto il resto???
Da notare che Marco nel frattempo mi chiama: "he he (solito sorrisino di merda) gli operai, a causa di...(un milione di scuse)... hanno sbagliato le antine. Ovviamente le cambiamo, ti chiedo nel frattempo di darmi il saldo, trattenendoti qualcosina finché non sistemiamo le antine mancanti". Io gli spiego che non ho intenzione di pagare (in realtà il piano è di fargli aspettare tanto tempo quanto ho aspettato io per i pezzi della cucina).
Arrivo in casa nuova e cosa vedo? I COGLIONI mancano solo 3 antine. E tutto il resto?
Ci toccherà aspettare altri 2 mesi?
Risultato generale: non fatevi trarre in inganno dal primo incontro di progettazione. Appena firmate verrete abbandonati al vostro destino. Un PESSIMO servizio post-vendita, risposte vaghe. Bocciato.
Perciò, evitate Bergamin come la peste!
A Marco, ma vaffanculo va'!
Enrico
PS. in compenso ci siamo trovati MOLTO BENE in un altro mobilificio, che vale la pena di citare: FavarettoUno a Mestre (VE) (via del piave 128, 30171 Mestre (VE) 0415381688). Chiedete di Alessandro. Abbiamo trovato sincerità, disponibilità e un customer care veramente ineccepibile.
Ricordate che la pubblicità più efficace è il passaparola, e la pubblicità negativa peggiore è un cliente non soddisfatto...
venerdì 16 novembre 2007
SE TORNASSI INDIETRO
Se tornassi indietro forse farei qualche altra scelta, innanzi tutto forse prenderei la scuola un pò più seriamente, eviterei di farmi i toast in classe e di dormire sempre alla 3^ ora.
Se tornassi indietro, a 15 anni, andrei prima dalla ragazza spagnola (del quale non ricordo neanche più il nome)a chiedergli di uscire con me.
Se tornassi indietro, a quella sera, si proprio quella di quando a 17 anni e con i miei a Parigi ho fatto una festa a casa mia ed io e te siamo andati a letto insieme ma non abbiamo fatto nulla xchè avevamo paura di rovinare quell'amicizia che sembrava intramontabile, bhè, cara Lisa, se tornassi indietro stavolta ti bacerei e non so se mi fermerei li, tanto per come è andata a finire poi la nostra amicizia.....
Se tornassi indietro andrei a fare il militare ma mettendo firma per un anno e facendo esplicita richiesta di andare imbarcato in nave, anche perchè io sono fatto così, quando faccio una cosa mi piace farla bene anche se questa implica sacrifici.
Se tornassi indietro, a quando Pino mi chiese di andare a lavorare a Roma, questa volta andrei, si, andrei a Roma e proverei a fare una vita diversa.
Se tornassi indietro non so se riuscirei ancora a passare quei momenti difficili che hanno, col senno di poi, rafforzato la nostra storia, ma una cosa è certa: se guardo avanti sono euforico ed orgoglioso di me stesso nel vedere ciò che mi stò costruendo.
Da 5 anni convivo con una ragazza che mi completa, a breve ci trasferiremo su una casa più grande, la nostra; da più di un anno faccio un lavoro che mi piace molto e mi da soddisfazione e poi, con gli arbitri sono ormai più intrigato che mai.
Allora se tornassi indietro forse qualcosa di diverso lo farei ma se mi guardo avanti sono proprio felice, anche grazie a te.
Andrea
Se tornassi indietro, a 15 anni, andrei prima dalla ragazza spagnola (del quale non ricordo neanche più il nome)a chiedergli di uscire con me.
Se tornassi indietro, a quella sera, si proprio quella di quando a 17 anni e con i miei a Parigi ho fatto una festa a casa mia ed io e te siamo andati a letto insieme ma non abbiamo fatto nulla xchè avevamo paura di rovinare quell'amicizia che sembrava intramontabile, bhè, cara Lisa, se tornassi indietro stavolta ti bacerei e non so se mi fermerei li, tanto per come è andata a finire poi la nostra amicizia.....
Se tornassi indietro andrei a fare il militare ma mettendo firma per un anno e facendo esplicita richiesta di andare imbarcato in nave, anche perchè io sono fatto così, quando faccio una cosa mi piace farla bene anche se questa implica sacrifici.
Se tornassi indietro, a quando Pino mi chiese di andare a lavorare a Roma, questa volta andrei, si, andrei a Roma e proverei a fare una vita diversa.
Se tornassi indietro non so se riuscirei ancora a passare quei momenti difficili che hanno, col senno di poi, rafforzato la nostra storia, ma una cosa è certa: se guardo avanti sono euforico ed orgoglioso di me stesso nel vedere ciò che mi stò costruendo.
Da 5 anni convivo con una ragazza che mi completa, a breve ci trasferiremo su una casa più grande, la nostra; da più di un anno faccio un lavoro che mi piace molto e mi da soddisfazione e poi, con gli arbitri sono ormai più intrigato che mai.
Allora se tornassi indietro forse qualcosa di diverso lo farei ma se mi guardo avanti sono proprio felice, anche grazie a te.
Andrea
giovedì 15 novembre 2007
SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...............OGGI SIAMO NELLA MERDA
PREFAZIONE
Tutto ha inizio nella notte trà il 14 ed il 15 novembre quando nel cuore della notte vengo assalito da una fortissima tosse che mi impedisce di prendere sonno. Decido quindi di alzarmi e di andare a farmi un pò di latte e miele per poi prendere un'aspirina. Il risultato..........
RACCONTO
..........è stato che alle 8 mi sveglio. PANICO, come le 8 ma io avevo puntato la sveglia alle 6:30!!!!!!!
Il mio pensiero trasformatosi immediatamente in realtà è stato:alzati, corri, lavati denti e viso e prendi i primi vestiti che trovi in armadio e fila via.
Alle 8:04 sono pronto per uscire (neanche superman nella cabina del telefono si prepara in fretta come me, controllo a che ora è il primo treno utile per Mestre e scopro che ce l'ho alle 8:07(imposibile) e il secondo alle 8:33 (già meglio).
Alle 8:06 sono per strada e a passo spedito mi avvio in stazione e penso "chissà che sia in ritardo, tutti si lamentano che stì treni sono sempre in ritardo, una volta che serve posticipato........!"
Arrivo a 500 m dalla stazione e come un fulmine a cel sereno lo vedo comparire li, all'orizzonte, bello e sopratutto in ritardo; comincio allora la corsa della vita, passo le strisce pedonali senza guardare se ci sono auto, mi catapulto nel sottopasso e mi tuffo all'interno del treno proprio mentre il capotreno stà chiudendo la porta.
Dopo 3 minuti per riprendere il fiato trovo la forza di chiamare il mio collega e dirgli che sono in ritardo e già prendo la mia prima dose di "carne" per non aver eseguito un lavoro ieri.
Arrivo a Mestre e mi fermo un'attimo al bar per comprare le caramelle per la tosse ma pesco l'unico bar in tutta Italia che non ha un pacchetto di Halls ed inizio a pensare "che giornata di merda!".
A passo sempre più spedito mi avvio in officina, recupero il mezzo e parto per Padova con sosta obbligata in autogrill per le caramelle.
Arrivo al distributore Arino alle 8:37, entro al'interno e mi metto in coda ma davanti a me un imbecille che ci mette 5 minuti per capire da quale buco è stato meso al mondo (mi scuso per la forzatura del termine ma sono solo le 8:39 e sono molo incazzato); alle 8:46 riesco ad uscire illeso dall'autogrill e penso "per fortuna che davanti a me avevo solo 2 persone se no dovevo prendermi mezza giornata di ferie!"
In quel preciso momento mi suona il cellulare ed un mio collega mi informa che stanno aspettando solo me per uscire a lavorare. Allora monto nel mezzo messomi a disposizione e riprendo la mia marcia verso Padova.Tutto liscio, si, fino al casello e poi la solita invasione di gente che sembra aver preso la patente un'ora prima.
Driblo le auto come faceva Maradona con i suoi avversari prima di drogarsi e in men che non si dica sono alla stazione di Padova (spero che con me rimangano anche tutti i punti della patente).
Smonto e subito ad accogliermi un'alra quantità di carne ma io, che ormai ho una corazza di ferro, subisco passivamente le bistecche lanciatemi contro e penso solo a cambiarmi.
Alle 9:25 siamo pronti per uscire a lavorare con la nostra "32" (è così che noi addetti ai lavori chiamiamo il nostro treno), faccio per accelerare ma non va!!!
Subito sento volare le bestemmie (che non riporto per rispetto dei lettori del blog) da parte del mio collega.
Trovato il guasto e sistemato in men che non si dica ci avviamo al lavoro ma una volta arrivati li una'altra tragica notizia ci raggiunge:"prima dell'1:30 non possiamo rientrare perchè c'è un'altra squadra che lavora dietro di noi ed impedisce il transito".
Alla notizia un'altra riga di bestemmie da parte del mio collega ed io penso: "che giornata di merda, stanotte dobbiamo lavorare ed io prima delle 15 non sono a casa, alle 17 devo essere dal dentista, ma quando dormo?"
Assodato questo andiamo a lavorare e dopo soli 2 minuti mi suona il cellulare ed un mio amico mi dice che ha bisogno del numero del mio avvocato perchè ha investito un vecchietto in bicicletta (non chiamatemi oggi per favore e se vi riesce non pensate nemmeno a me).
Promesso che lo richiamo appna possibile per dargli il numero riparto col lavoro e dopo altri 2 minuti: IL PANICO. Un aggregato si incastra su una traversa e non mi viene più su, la 32 vibra tutta e io non so che cazzo fare, arriva il mio collega e....bestemmie coaudiuvate da una buona dose di carne (ormai ho il frizer pieno).
Sistemato questo riprendiamo e verso le 12:20 circa ci accorgiamo che ci sono dei problemi in curva e che un nostro collega ha omesso di darci dei dati essenziali per correggere il difetto, al che, dopo un'altra riga di bestemmie risolviamo e chiudiamo tutto, ormai la giornata ha preso questa piega ed è inutile insistere. Alle 13:15 in anticipo su quanto previsto rientriamo in sede a Padova, volo in mensa e dopo aver bevuto il primo ed assaggiato il secondo mollo tutto e me ne vado a prendere il primo treno utile per rientrare; ovviamente ho dovuto correrre.
Arrivo a Mestre prendo la coincidenza, alle 15 sono a casa e mentre mi guardo allo specchio mi dico: "ma dove voglio andare in queste condizioni", prendo il telefono e lascio un messaggio alla segreteria del dentista dicendogli che stò male e che ci vediamo un altro giorno. Spengo il telefono mi butto a letto ma quella implacabile tosse non mi da pace ed alle 17:37 decido di alzarmi definitivamente e di mettermi qui davanti al pc a racontarvi questa mia giornata indimenticabile!
Faccio presente che ho omesso dal racconto alcune disavventure per non prolungarmi troppo nel racconto e che la giornata non è ancora teminata visto che tra 3 ore sono di nuovo al lavoro.
Che culo!!!
Andrea
Tutto ha inizio nella notte trà il 14 ed il 15 novembre quando nel cuore della notte vengo assalito da una fortissima tosse che mi impedisce di prendere sonno. Decido quindi di alzarmi e di andare a farmi un pò di latte e miele per poi prendere un'aspirina. Il risultato..........
RACCONTO
..........è stato che alle 8 mi sveglio. PANICO, come le 8 ma io avevo puntato la sveglia alle 6:30!!!!!!!
Il mio pensiero trasformatosi immediatamente in realtà è stato:alzati, corri, lavati denti e viso e prendi i primi vestiti che trovi in armadio e fila via.
Alle 8:04 sono pronto per uscire (neanche superman nella cabina del telefono si prepara in fretta come me, controllo a che ora è il primo treno utile per Mestre e scopro che ce l'ho alle 8:07(imposibile) e il secondo alle 8:33 (già meglio).
Alle 8:06 sono per strada e a passo spedito mi avvio in stazione e penso "chissà che sia in ritardo, tutti si lamentano che stì treni sono sempre in ritardo, una volta che serve posticipato........!"
Arrivo a 500 m dalla stazione e come un fulmine a cel sereno lo vedo comparire li, all'orizzonte, bello e sopratutto in ritardo; comincio allora la corsa della vita, passo le strisce pedonali senza guardare se ci sono auto, mi catapulto nel sottopasso e mi tuffo all'interno del treno proprio mentre il capotreno stà chiudendo la porta.
Dopo 3 minuti per riprendere il fiato trovo la forza di chiamare il mio collega e dirgli che sono in ritardo e già prendo la mia prima dose di "carne" per non aver eseguito un lavoro ieri.
Arrivo a Mestre e mi fermo un'attimo al bar per comprare le caramelle per la tosse ma pesco l'unico bar in tutta Italia che non ha un pacchetto di Halls ed inizio a pensare "che giornata di merda!".
A passo sempre più spedito mi avvio in officina, recupero il mezzo e parto per Padova con sosta obbligata in autogrill per le caramelle.
Arrivo al distributore Arino alle 8:37, entro al'interno e mi metto in coda ma davanti a me un imbecille che ci mette 5 minuti per capire da quale buco è stato meso al mondo (mi scuso per la forzatura del termine ma sono solo le 8:39 e sono molo incazzato); alle 8:46 riesco ad uscire illeso dall'autogrill e penso "per fortuna che davanti a me avevo solo 2 persone se no dovevo prendermi mezza giornata di ferie!"
In quel preciso momento mi suona il cellulare ed un mio collega mi informa che stanno aspettando solo me per uscire a lavorare. Allora monto nel mezzo messomi a disposizione e riprendo la mia marcia verso Padova.Tutto liscio, si, fino al casello e poi la solita invasione di gente che sembra aver preso la patente un'ora prima.
Driblo le auto come faceva Maradona con i suoi avversari prima di drogarsi e in men che non si dica sono alla stazione di Padova (spero che con me rimangano anche tutti i punti della patente).
Smonto e subito ad accogliermi un'alra quantità di carne ma io, che ormai ho una corazza di ferro, subisco passivamente le bistecche lanciatemi contro e penso solo a cambiarmi.
Alle 9:25 siamo pronti per uscire a lavorare con la nostra "32" (è così che noi addetti ai lavori chiamiamo il nostro treno), faccio per accelerare ma non va!!!
Subito sento volare le bestemmie (che non riporto per rispetto dei lettori del blog) da parte del mio collega.
Trovato il guasto e sistemato in men che non si dica ci avviamo al lavoro ma una volta arrivati li una'altra tragica notizia ci raggiunge:"prima dell'1:30 non possiamo rientrare perchè c'è un'altra squadra che lavora dietro di noi ed impedisce il transito".
Alla notizia un'altra riga di bestemmie da parte del mio collega ed io penso: "che giornata di merda, stanotte dobbiamo lavorare ed io prima delle 15 non sono a casa, alle 17 devo essere dal dentista, ma quando dormo?"
Assodato questo andiamo a lavorare e dopo soli 2 minuti mi suona il cellulare ed un mio amico mi dice che ha bisogno del numero del mio avvocato perchè ha investito un vecchietto in bicicletta (non chiamatemi oggi per favore e se vi riesce non pensate nemmeno a me).
Promesso che lo richiamo appna possibile per dargli il numero riparto col lavoro e dopo altri 2 minuti: IL PANICO. Un aggregato si incastra su una traversa e non mi viene più su, la 32 vibra tutta e io non so che cazzo fare, arriva il mio collega e....bestemmie coaudiuvate da una buona dose di carne (ormai ho il frizer pieno).
Sistemato questo riprendiamo e verso le 12:20 circa ci accorgiamo che ci sono dei problemi in curva e che un nostro collega ha omesso di darci dei dati essenziali per correggere il difetto, al che, dopo un'altra riga di bestemmie risolviamo e chiudiamo tutto, ormai la giornata ha preso questa piega ed è inutile insistere. Alle 13:15 in anticipo su quanto previsto rientriamo in sede a Padova, volo in mensa e dopo aver bevuto il primo ed assaggiato il secondo mollo tutto e me ne vado a prendere il primo treno utile per rientrare; ovviamente ho dovuto correrre.
Arrivo a Mestre prendo la coincidenza, alle 15 sono a casa e mentre mi guardo allo specchio mi dico: "ma dove voglio andare in queste condizioni", prendo il telefono e lascio un messaggio alla segreteria del dentista dicendogli che stò male e che ci vediamo un altro giorno. Spengo il telefono mi butto a letto ma quella implacabile tosse non mi da pace ed alle 17:37 decido di alzarmi definitivamente e di mettermi qui davanti al pc a racontarvi questa mia giornata indimenticabile!
Faccio presente che ho omesso dal racconto alcune disavventure per non prolungarmi troppo nel racconto e che la giornata non è ancora teminata visto che tra 3 ore sono di nuovo al lavoro.
Che culo!!!
Andrea
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