Mogliano. Ladro ferito dal carrozziere:
«Non lo perdono, poteva uccidermi»
L'uomo è stato interrogato oggi dal pm di Treviso:
«Passavo casualmente davanti alla proprietà di Campello»
MOGLIANO VENETO (13 ottobre) - «Non lo perdono perché poteva uccidermi. Sono un ladro e non un assassino». Sono le parole di Luciano Talpo, 45enne di origine nomade e residente a Favaro Veneto che la notte del 27 settembre avrebbe tentato un furto nell'officina di Bruno Campello. Il carrozziere sparò, ferendolo. Da quel giorno, per la vittima del tentato furto, sono iniziati i guai giudiziari.[...]
POVERIIINOOOO! in fondo... stava solo rubando. Facciamogli un monumento, diamogli una targhetta ricordo, diamogli una mano quando entra in casa nostra... Poteva restare a casa sua! è pieno di gente in difficoltà con il lavoro, ma ci sono 1000 alternative prima di arrivare a rubare!
"Poteva uccidermi" dice. Doveva farlo! So' stufo di 'sta gente inutile. Un ladro quando decide di rubare, sa che c'è anche il rischio di rimanere ucciso, nella peggiore (per lui) delle ipotesi.
"Non lo perdono"?? Ma chi ti credi di essere! Sei una persona inutile! e ti hanno anche curato! INUTILE! Non ci sono giustificazioni.
Andrò a stringere la mano a Bruno. Merita di sapere che c'è gente dalla Sua parte.
Fortunatamente (e ovviamente) non sono l'unico a pensarla così. ecco il link all'articolo. Buona lettura dei commenti.
mercoledì 14 ottobre 2009
Bruno Campello santo subito!
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lunedì 24 agosto 2009
Quando il tempo non risparmia nessuno
Questa sera sono passato per le strade del mio paese. E' strano vedere sempre le stesse persone e come il tempo passa per tutti. Il viso sempre più segnato dal tempo... Anche i miei stanno invecchiando. e io? perché mi sento sempre lo stesso?
Enrico
Enrico
mercoledì 19 agosto 2009
Novità in casa Sony
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 ago - Sony ha annunciato che a settemre lancera' una nuova versione della Playstation 3 dalle dimensioni ridotte di un terzo, ma con le stesse caratteristiche degli altri modelli. La console sara' venduta 299 dollari negli Stati Uniti, 299 euro in Europa e 29.980 yen in Giappone. Per far fronte alla concorrenza della Xbox e della Wii, Sony ha anche annunciato che abbassera' di 100 dollari i prezzi dei modelli di Ps3 gia' presenti sul mercato.
Non vorrei dire, ma 299 dollari sono poco meno di 220 euro... ingiustizie...
Non vorrei dire, ma 299 dollari sono poco meno di 220 euro... ingiustizie...
martedì 4 agosto 2009
Pubblicità distorta
Ogni volta che accendo la tv, mi capita di imbattermi in pubblicità che, se osservate con un minimo di senso critico, sono piuttosto improbabili.
Le striscette veet, per esempio, che mantengono le gambe depilate per 4 settimane e poi ti permettono di andare pure a una festa in piscina con le gambe in vista.
Annuncio a tutte le donne: vi prego di fornire un feedback sull'utilizzo di queste striscette veet. sono poprio curioso di sentire il miracolo...
Il deodorante "Vichy trattamento anti-traspirante" promette un'efficacia per 7 giorni. Wow! addirittura sette giorni! Inutile dire che si rivela uguale a un normalissimo deodorante. A fronte di una giornata intesa è efficace per 7.... ore.
Ma quella che mi lascia più perplesso è questa:
"Ora che ho trent'anni, dovrei vestirmi più sobria, vivere una vita più tranquilla, premettere che piccole perdite mi rovinino la giornata" (o qualcosa del genere)
oppure
Una donna sui trenta-trentacinque anni, entra in ascensore assieme ad un'altra e dice che prima aveva timore di entrare in ascensore con altre persone per paura che si sentisse l'odore delle sue piccole perdite...
Mia morosa mi chiede: sembra normale che le donne si pisciano addosso a trentanni...?!
Enrico
Le striscette veet, per esempio, che mantengono le gambe depilate per 4 settimane e poi ti permettono di andare pure a una festa in piscina con le gambe in vista.
Annuncio a tutte le donne: vi prego di fornire un feedback sull'utilizzo di queste striscette veet. sono poprio curioso di sentire il miracolo...
Il deodorante "Vichy trattamento anti-traspirante" promette un'efficacia per 7 giorni. Wow! addirittura sette giorni! Inutile dire che si rivela uguale a un normalissimo deodorante. A fronte di una giornata intesa è efficace per 7.... ore.
Ma quella che mi lascia più perplesso è questa:
"Ora che ho trent'anni, dovrei vestirmi più sobria, vivere una vita più tranquilla, premettere che piccole perdite mi rovinino la giornata" (o qualcosa del genere)
oppure
Una donna sui trenta-trentacinque anni, entra in ascensore assieme ad un'altra e dice che prima aveva timore di entrare in ascensore con altre persone per paura che si sentisse l'odore delle sue piccole perdite...
Mia morosa mi chiede: sembra normale che le donne si pisciano addosso a trentanni...?!
Enrico
sabato 25 luglio 2009
Quando la carità peggiora il problema
A chi non è mai capitato di andare al centro commerciale, parcheggiare la macchina e venire rincorso dal negretto di turno che vuole venderti i calzini o riportare il carrello per tenersi l'euro? Praticamente sono diventati parte integrante del parcheggio, come il barista nel bar o la commessa nel negozio.
Quante raccolte fondi o di alimenti abbiamo sentito parlare alla tv o organizzate dalla parrocchia o dall'associazione umanitaria di turno? Ho sempre pensato che questo tipo di aiuti fosse inutile, che non risolvessero il problema. Terminate le scorte di alimenti, cosa succede? terminati quei quattro soldi cosa succede? si ricomincia da capo.
In un libro che sto leggendo (ebbene si, sto leggendo un libro), che è più un documentario, ho trovato questo concetto:
"Chiunque viaggi in automobile per le strade di Dhaka è assalito di continuo dai mendicanti. Di fronte a tanta miseria viene spontaneo fare l'elemosina. Quando si avvicina un lebbroso, con le membra ridotte a moncherini, la prima reazione è quella di mettere mano al portafogli e dispensare un'offerta, che per noi è trascurabile, ma per chi la riceve può costituire un patrimonio. E' cosa utile, questa? Nella maggior parte dei casi, a mio avviso, non solo non è utile ma è veramente dannosa.
Dà solo, al donatore, l'impressione di aver fatto qualcosa. E' un gesto che serve a tacitare la coscienza, ma non risolve realmente il problema, anzi ci esime dall'affrontarlo nella sostanza. Facendo l'elemosina ci togliamo il pensiero, ma per quanto? L'elargizione di denaro non costituisce una soluzione, né a breve né a lungo termine. Il mendicante passerà a un'altra auto, e poi a un'altra ancora, affidandosi per sopravvivere a un meccanismo senza via d'uscita. [...] Allungare una moneta significa implicitamente invitare il mendicante a sparire, è un modo per sbarazzarsi comodamente del problema. Non sostengo che si debba ignorare il dovere morale di aiutare, o l'istinto a soccorrere i bisognosi; dico solo che l'aiuto deve assumere una forma diversa.
Dal punto di vista del destinatario, la carità può avere effetti devastanti. Chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi; il malato non vorrà farsi curare temendo di perdere la propria fonte di guadagno. [...] In ogni caso, mendicare priva l'uomo della sua dignità. Togliendogli l'incentivo a provvedere alla proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo e incline a una mentalità parassitaria: perché faticare, quando basta tendere la mano per guadagnarsi la vita? [...]"
(Muhammad Yunus - Il banchiere dei poveri - Feltrinelli ed.2006)
L'ultima volta che sono andato al Castorama, una donna infastidita dall'ennesimo negretto ha sbraitato: "E CHE CAVOLO, IO LAVORO PER PRENDERLI!!!"
Enrico
Quante raccolte fondi o di alimenti abbiamo sentito parlare alla tv o organizzate dalla parrocchia o dall'associazione umanitaria di turno? Ho sempre pensato che questo tipo di aiuti fosse inutile, che non risolvessero il problema. Terminate le scorte di alimenti, cosa succede? terminati quei quattro soldi cosa succede? si ricomincia da capo.
In un libro che sto leggendo (ebbene si, sto leggendo un libro), che è più un documentario, ho trovato questo concetto:
"Chiunque viaggi in automobile per le strade di Dhaka è assalito di continuo dai mendicanti. Di fronte a tanta miseria viene spontaneo fare l'elemosina. Quando si avvicina un lebbroso, con le membra ridotte a moncherini, la prima reazione è quella di mettere mano al portafogli e dispensare un'offerta, che per noi è trascurabile, ma per chi la riceve può costituire un patrimonio. E' cosa utile, questa? Nella maggior parte dei casi, a mio avviso, non solo non è utile ma è veramente dannosa.
Dà solo, al donatore, l'impressione di aver fatto qualcosa. E' un gesto che serve a tacitare la coscienza, ma non risolve realmente il problema, anzi ci esime dall'affrontarlo nella sostanza. Facendo l'elemosina ci togliamo il pensiero, ma per quanto? L'elargizione di denaro non costituisce una soluzione, né a breve né a lungo termine. Il mendicante passerà a un'altra auto, e poi a un'altra ancora, affidandosi per sopravvivere a un meccanismo senza via d'uscita. [...] Allungare una moneta significa implicitamente invitare il mendicante a sparire, è un modo per sbarazzarsi comodamente del problema. Non sostengo che si debba ignorare il dovere morale di aiutare, o l'istinto a soccorrere i bisognosi; dico solo che l'aiuto deve assumere una forma diversa.
Dal punto di vista del destinatario, la carità può avere effetti devastanti. Chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi; il malato non vorrà farsi curare temendo di perdere la propria fonte di guadagno. [...] In ogni caso, mendicare priva l'uomo della sua dignità. Togliendogli l'incentivo a provvedere alla proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo e incline a una mentalità parassitaria: perché faticare, quando basta tendere la mano per guadagnarsi la vita? [...]"
(Muhammad Yunus - Il banchiere dei poveri - Feltrinelli ed.2006)
L'ultima volta che sono andato al Castorama, una donna infastidita dall'ennesimo negretto ha sbraitato: "E CHE CAVOLO, IO LAVORO PER PRENDERLI!!!"
Enrico
La moto è pericolosa per colpa degli altri
Ultimamente apro il giornale e trovo ogni giorno l'articolo di un povero motociclista che muore sulla strada. Sono anche io un motociclista (ho uno scooter per necessità ma mi sento moticiclista dentro) e ogni volta che leggo qualcuno che muore sulle due ruote provo un senso di sconforto, per lui, per le famiglie, per una morte inutile. E quello che mi fa rabbia è che 90 su 100 muoiono per colpa degli automobilisti che non danno la precedenza o si immettono sulla strada senza guardare o senza accorgersi del sopraggiungere sulla moto. Provate a notare: gli incidenti presentano spesso un motociclista che si schianta su una portella o sul lato del portellone posteriore o sul cofano perché la macchina fa un sorpasso azzardato sperando forse che la moto che sopraggiunge si sposti. Per carità, non voglio santificare i motociclisti. Dalla loro parte c'è sempre la velocità che a volte prende il comando della moto.
Dalla mia esperienza, dico che è "facile" cadere in moto per una curva troppo goliardica o per condizioni avverse (asfalto, pioggia, attraversamento animali...). Eliminati questi casi, è difficile fare un incidente in quanto le dimensioni e l'agilità della moto permettono di venir fuori da tutte le situazioni. La gestione dello spazio della strada e dei sorpassi è diverso perché per una moto lo spazio di movimento è maggiore e di conseguenza è più gestibile anche la velocità (la moto può affrontare una curva più velocemente di una macchina senza alcun problema).
Certo, vedo anche io quelli che impennano in mezzo alla gente: a volte i caxxoni sono anche sulle moto.
Non so. Una morte così mi lascia l'amaro in bocca.
Qualche link: 1; 2;
Enrico
Dalla mia esperienza, dico che è "facile" cadere in moto per una curva troppo goliardica o per condizioni avverse (asfalto, pioggia, attraversamento animali...). Eliminati questi casi, è difficile fare un incidente in quanto le dimensioni e l'agilità della moto permettono di venir fuori da tutte le situazioni. La gestione dello spazio della strada e dei sorpassi è diverso perché per una moto lo spazio di movimento è maggiore e di conseguenza è più gestibile anche la velocità (la moto può affrontare una curva più velocemente di una macchina senza alcun problema).
Certo, vedo anche io quelli che impennano in mezzo alla gente: a volte i caxxoni sono anche sulle moto.
Non so. Una morte così mi lascia l'amaro in bocca.
Qualche link: 1; 2;
Enrico
mercoledì 15 luglio 2009
Una risposta troppo facile
Girando per la rete ho trovato questo blog e in particolare questo articolo. E' interessante l'opinione di questo blogger in generale, ma quello che ha estrapolato stavolta dalla rete rasenta l'assurdo. Ecco il link
Enrico
Enrico
venerdì 5 giugno 2009
WELKIN
Ciao a tutti!
Come già vi sarete accorti mi vedete scrivere sempre più raramente su questo blog, ma oggi lo faccio proprio con il cuore, per spendere qualche parola per un gruppo emergente di miei amici che meriterebbe sicuramente un po’ più di notorietà.
Avrete già intuito dal titolo del post, che il gruppo in questione si chiama Welkin ed è formato da quattro ragazzi di Treviso accomunati dalla passione per la musica Metal e, a mio parere, dalle grandi doti musicali.
Non mi spremerò per cercare di descrivervi il genere di musica che fanno, anche perché, francamente, non ne sarei in grado, per questo vi rimando ad una bellissima recensione sul sito “specializzato” www.hardnheavy.org all’indirizzo www.hardnheavy.org/modules.php?name=Reviews2&rop=showcontent2&id=455
Però vorrei anche esprimere la mia personale opinione su di loro. Premesso che non mi piace affatto la musica “casinista” ritenendomi più un amante del genere pop / rock, loro sono riusciti a far amare questa variante più calma del Metal anche a me, perché quello che suonano è tutto tranne che “casino” (non so se mi sono spiegato). :-) Le loro melodie sono tranquille, ben legate fra loro, molto varie e di ottima qualità sia vocale sia musicale. Per farvi capire, penso che dal giorno in cui Marco (il bassista) mi ha regalato il loro cd, tra me e la Ale lo avremmo ascoltato almeno 30 volte!
L’immagine allegata è del loro album d’esordio.
Spero che presto si esibiscano live per poterli andare a vedere!
A breve dovrebbero anche inaugurare il loro sito, nel frattempo se qualcuno fosse interessato a contattarli la loro mail è: thewelkin@libero.it
Un saluto a tutti! Specialmente ai Welkin!
A presto!
Mario
martedì 26 maggio 2009
Sposi!
sabato 23 maggio 2009
Teoria sulla condizione umana
Primo enunciato:
lo stress a breve termine più intenso che un uomo possa subire è lo shopping.
appendice 1: un'esposizione prolungata allo shopping spegne qualsiasi appetito sessuale.
appendice 2: un'esposizione prolungata allo shopping necessita di un successivo tempo di quarantena per recuperare la salute mentale.
appendice 3: qualsiasi commento o critica costruttiva fatta da un uomo sarà inevitabilmente reputato errato e/o offensivo.
appendice 4: qualsiasi teoria esposta dalla donna sulla sua situazione fisica porterà inevitabilmente al verificarsi dell'appendice 3, anche in caso di silenzio.
Enrico
lo stress a breve termine più intenso che un uomo possa subire è lo shopping.
appendice 1: un'esposizione prolungata allo shopping spegne qualsiasi appetito sessuale.
appendice 2: un'esposizione prolungata allo shopping necessita di un successivo tempo di quarantena per recuperare la salute mentale.
appendice 3: qualsiasi commento o critica costruttiva fatta da un uomo sarà inevitabilmente reputato errato e/o offensivo.
appendice 4: qualsiasi teoria esposta dalla donna sulla sua situazione fisica porterà inevitabilmente al verificarsi dell'appendice 3, anche in caso di silenzio.
Enrico
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martedì 19 maggio 2009
E il cucchiaino si piega
Ho conosciuto Davide. Ha la passione della magia... cioè, della prestidi.. prestigidi.. insomma, fa il mago. punto e basta. E' troppo forte! L'ho visto un giorno, quasi per caso. Mario e Ale ci invitano a fare un giro e andare a vedere lo spettacolo di un loro vicino di casa. Non ne avevo mai visto uno dal vivo (non che io ricordi). Sono rimasto a bocca aperta. E' incredibile, un anello dentro l'altro, un taglio alla corda, un fazzoletto dopo l'altro... Mi sono venuti i PENOTTI! per non parlare del numero della scatola con l'assistente dentro. Si, avete presente quel numero dove Marika entra nella scatola e lui infila i due tubi e poi sposta metà della scatola? si, proprio quello che si vede per tv. Specchi? no no, è fantastico!
Al matrimonio della Ale e Mario altro spettacolino. Troppo forte!! prende la corda, un taglio qui, un taglio li, un nodo qui, un nodo li...e la corda torna sempre intera. Ma come fa?
Non voglio saperlo. E' bello così. non deve essere semplice esibirsi di fronte a un pubblico adulto, cercando di superare quel muro di scetticismo e del "adesso ti scopro il trucco" che si para tra il pubblico e il mago.
E' bello così. Lo sai che c'è il trucco, ma fregatene. Siediti, goditi lo spettacolo e resta a bocca aperta quando la corda è lunga, poi corta, poi lunga di nuovo... wow.
I miei amici mi guardano divertiti mentre io mi godo lo spettacolo. Sembro un bambino alle giostre. E a me va bene così.
E un altro spettacolo domenica scorsa. Che forte!! Ascolti i commenti degli spettatori increduli, uno mi chiede "tu che lo conosci, come fa a fare così?" "non lo so neanche io, è incredibile!"
Grande! E il cucchiaino si piega. ;-)
Un piccolo souvenir sulla scrivania.
Enrico
giovedì 16 aprile 2009
Quanto mi piace il mio lavoro!
1 aprile 2009. E' già passato un anno. Un anno allo sportello. Da un mese sono stato spostato, alla mattina da una parte, al pomeriggio ritorno "alla base". Gente nuova, abitudini diverse, situazioni nuove da conoscere, imparare e gestire.
Il commento più comune: "oh hanno cambiato di nuovo" "Giuliano non c'è più?"
Solite risposte di rito, a volte seguite dalle solite battutine.
Un anno in BCC e mi piace! il rapporto con il pubblico mi gratifica. Dal più banale prelevamento, ogni volta che il cliente si avvicina allo sportello il mio impegno è centrato su di lui. Deve uscire contento, per quanto possibile.
E ogni tanto ci riesco (eh si, ogni tanto ;-) e mi piace. Basta poco. Un'informazione in più, un consiglio, un sorriso, la disponibilità, due chiacchiere sul tempo, il cliente che trova quello che cerca. E va via contento.
E mi piace. che soddisfazione!
In più adesso mi occupo anche di altre cose, altre attività, piano piano dovrò imparare a fare tutto. E' interessante e voglio imparare.
Probabilmente sarà solo l'entusiasmo del momento (?) ma mi piace. quello che vedo, quello che vivo mi piace.
Certo, qualche situazione difficile non manca, ma in qualche maniera cerco di venirne fuori (a volte un po' zoppo). Cerco la soluzione migliore, la proposta più adatta. Per fortuna non mancano dei colleghi fantastici e sempre disponibili. Un ottimo lavoro di squadra, ci si aiuta, ci si chiede, si fanno le cose insieme e ognuno porta la sua esperienza.
Il mio lavoro "è differente". Mi piace.
Mi piace.
Enrico
Il commento più comune: "oh hanno cambiato di nuovo" "Giuliano non c'è più?"
Solite risposte di rito, a volte seguite dalle solite battutine.
Un anno in BCC e mi piace! il rapporto con il pubblico mi gratifica. Dal più banale prelevamento, ogni volta che il cliente si avvicina allo sportello il mio impegno è centrato su di lui. Deve uscire contento, per quanto possibile.
E ogni tanto ci riesco (eh si, ogni tanto ;-) e mi piace. Basta poco. Un'informazione in più, un consiglio, un sorriso, la disponibilità, due chiacchiere sul tempo, il cliente che trova quello che cerca. E va via contento.
E mi piace. che soddisfazione!
In più adesso mi occupo anche di altre cose, altre attività, piano piano dovrò imparare a fare tutto. E' interessante e voglio imparare.
Probabilmente sarà solo l'entusiasmo del momento (?) ma mi piace. quello che vedo, quello che vivo mi piace.
Certo, qualche situazione difficile non manca, ma in qualche maniera cerco di venirne fuori (a volte un po' zoppo). Cerco la soluzione migliore, la proposta più adatta. Per fortuna non mancano dei colleghi fantastici e sempre disponibili. Un ottimo lavoro di squadra, ci si aiuta, ci si chiede, si fanno le cose insieme e ognuno porta la sua esperienza.
Il mio lavoro "è differente". Mi piace.
Mi piace.
Enrico
Aria da funerale
Oggi ero a lavoro, seduto al mio sportello a compilare le solite carte e seguire le consuete procedure e sento le campane suonare. "strano, di giovedì...non c'ho mai fatto caso... boh" e continuo con le mie attività.
Poco dopo, un po' di via vai in piazza e le campane suonano l'ave maria. Un funerale.
E tutto, d'un tratto, sembra immobile. Si sente un silenzio diverso, nonostante sia uguale a tutti gli altri silenzi degli altri giorni, si respira malinconia.
Parlare fa più rumore del solito e tutto si ferma.
Enrico
Poco dopo, un po' di via vai in piazza e le campane suonano l'ave maria. Un funerale.
E tutto, d'un tratto, sembra immobile. Si sente un silenzio diverso, nonostante sia uguale a tutti gli altri silenzi degli altri giorni, si respira malinconia.
Parlare fa più rumore del solito e tutto si ferma.
Enrico
lunedì 16 febbraio 2009
L'evoluzione naturale delle cose
Sembra che i maniaci si siano svegliati tutti adesso. Mah, sarà anche la spinta mediatica, ma è veramente una notizia che non fa più notizia. Ormai quando accendo la tv mi chiedo quanti saranno stati gli episodi di aggressione o violenza a sfondo sessuale del giorno prima.
Ma che cosa pensa il rumeno di turno (si, scusate ma è un dato di fatto, non potete negarlo) prima di uscire da casa?
stasera pippe o gnocca? gnocca.
gratis o a pagamento? gratis.
me la da o me la prendo? me la prendo.
è giusto quello che faccio? no.
ne pagherò le conseguenze? no.
Ergo sum.
Forse è l'evoluzione naturale delle cose. Si va a periodi. I crimini crimini vengono puniti - i crimini non vengono puniti - i crimini aumentano - la giustizia non fa nulla - il malcontento aumenta - la legge difende il criminale - il malcontento aumenta - il popolo si fa giustizia da solo.
E' naturale. Se non mi sento tutelato, cerco di tutelarmi da solo. E' l'evoluzione naturale di questa situazione orribile che si va sviluppando ormai da qualche anno. E già si cominciano a vedere episodi di ritorsione o violenza contro gli immigrati, spuntano gruppi di incappucciati sulla strada della spedizione punitiva e le ronde notturne effettuate da cittadini volontari. Si, perché ormai siamo a questo punto. Le istituzioni spariscono, il cittadino si arrangia. D'altronde non si può stare tranquilli neanche al parco di pomeriggio...
staremo a vedere.
Enrico
Ma che cosa pensa il rumeno di turno (si, scusate ma è un dato di fatto, non potete negarlo) prima di uscire da casa?
stasera pippe o gnocca? gnocca.
gratis o a pagamento? gratis.
me la da o me la prendo? me la prendo.
è giusto quello che faccio? no.
ne pagherò le conseguenze? no.
Ergo sum.
Forse è l'evoluzione naturale delle cose. Si va a periodi. I crimini crimini vengono puniti - i crimini non vengono puniti - i crimini aumentano - la giustizia non fa nulla - il malcontento aumenta - la legge difende il criminale - il malcontento aumenta - il popolo si fa giustizia da solo.
E' naturale. Se non mi sento tutelato, cerco di tutelarmi da solo. E' l'evoluzione naturale di questa situazione orribile che si va sviluppando ormai da qualche anno. E già si cominciano a vedere episodi di ritorsione o violenza contro gli immigrati, spuntano gruppi di incappucciati sulla strada della spedizione punitiva e le ronde notturne effettuate da cittadini volontari. Si, perché ormai siamo a questo punto. Le istituzioni spariscono, il cittadino si arrangia. D'altronde non si può stare tranquilli neanche al parco di pomeriggio...
staremo a vedere.
Enrico
lunedì 2 febbraio 2009
Il giudizio al popolo
TG5, tanto per cambiare. Riprendono la notizia dei quattro rumeni (ma va?) di Guidonia. Sorprendono una coppia appartata, picchiano lui e stuprano lei. E già mi aspetto che non succederà niente di nuovo. Finiranno fuori con uno schiaffetto sulle mani. Niente di nuovo.
Cerco di ragionarci sopra. Appurato e assodato che l'Italia non funziona (cosa sottolineata parecchio ieri sera), mi chiedo che tipo di proposte si potrebbero fare per rendere più equa questa giustizia.
Basta ergastoli finti e arresti domiciliari regalati. e se i simili giudicassero i propri simili? Non si potrebbe lasciare il colpevole alla folla?
Amplio la mia paranoia mentale...
I diritti umani sostanzialmente sono:
il diritto alla libertà individuale,
il diritto alla vita,
il diritto all'autodeterminazione,
il diritto a un giusto processo,
il diritto ad un'esistenza dignitosa,
il diritto alla libertà religiosa.
La violazione di un diritto non preclude forse gli altri? se un individuo priva della vita un altro individuo, talvolta in maniera orribile, ha comunque questo il diritto alla libertà, al giusto processo, all'esistenza dignitosa, e alla vita stessa?
Enrico
Cerco di ragionarci sopra. Appurato e assodato che l'Italia non funziona (cosa sottolineata parecchio ieri sera), mi chiedo che tipo di proposte si potrebbero fare per rendere più equa questa giustizia.
Basta ergastoli finti e arresti domiciliari regalati. e se i simili giudicassero i propri simili? Non si potrebbe lasciare il colpevole alla folla?
Amplio la mia paranoia mentale...
I diritti umani sostanzialmente sono:
il diritto alla libertà individuale,
il diritto alla vita,
il diritto all'autodeterminazione,
il diritto a un giusto processo,
il diritto ad un'esistenza dignitosa,
il diritto alla libertà religiosa.
La violazione di un diritto non preclude forse gli altri? se un individuo priva della vita un altro individuo, talvolta in maniera orribile, ha comunque questo il diritto alla libertà, al giusto processo, all'esistenza dignitosa, e alla vita stessa?
Enrico
martedì 27 gennaio 2009
L'avventura del rientro a casa
Al sorgere del sole non me lo sarei mai aspettata una giornata così travagliata anche in virtù del fatto che i presupposti erano buoni per far pensare ad un tranquillo rientro a casa:il cielo era sereno, il cane che invece di farti le solite feste ringhiava quasi avesse capito che non avrebbe più potuto giocare con noi per molto tempo, le “facturas” (tipici dolci del posto) fresche ad attenderci accompagnate ad una dignitosa tazza di caffè e, ciliegina sulla torta, la padrona di casa che entra dicendo di aver vinto 700 pesos (circa 180 euro) grazie alla maglia che portavo il giorno prima con stampato il numero 16.
Insomma sembrava un lieto arrivederci culminato alle 12:30 quando siamo partiti alla volta dell’aeroporto dove ci attendeva il volo iberia previsto per le 15:20.
Ed è proprio al nostro arrivo nel terminal delle partenze che ha inizio la nostra avventura:il nostro volo è stato posticipato al' 1:20 del mattino a causa di un forte vento che ha costretto l’aeroporto di Madrid a chiudere impedendo così all’aereo che doveva portarci in Europa di decollare. Mi preme subito dire che il personale di terra si è da subito prodigato per informarci di tutte le nuove procedure da seguire. L’attesa al il ceek-in si è comunque dovuta fare subito e sembrava interminabile; garantisco comunque che ne è valsa la pena. Al momento dell’assegnazione del posto e della nuova coincidenza ci è stata fornita un’auto con autista che ci ha accompagnato in uno dei più lussuosi alberghi di Buenos Aires nel quale c’era precedentemente stata prenotata una stanza con inclusa anche una merenda ed un ricco e delizioso pasto che ha concluso la nostra permanenza nel centro della città prima che un pulman ci riaccompagnasse in aeroporto.
Una volta chiusasi questa splendida parentesi si è tornati alla normalità dovendo affrontare più di una coda per sbrigare tutte le varie procedure di imbarco anche se queste si sono dimostrate, tutto sommato, abbastanza celeri, diminuendo così il disagio.
Il volo, come anche quello dell’andata, è risultato gradevole ed il cibo non era affatto da buttare via, ma la vera sorpresa l’abbiamo trovata al nostro imbarco a Madrid dove abbiamo scoperto di essere stati inseriti in business class. Questo ha comportato che al contrario del 95% dei passeggeri a noi è stato servito un pasto contornato da dell’ottimo vino ed alla fine ci è stato pure offerto un digestivo per digerire il miglio cibo che io abbia mai mangiato a bordo di un aereo.
A conclusione di tutto è si vero che siamo rientrati con 12 ore di ritardo, e questo è sicuramente un disagio che abbiamo subito, ma bisogna anche ammettere che la compagnia aerea si è prodigata per gestire nel migliore dei modi la situazione che si era delineata cercando di crearci il minor disagio possibile.
Unica nota stonata e non me ne vogliano le signorine che leggono l’articolo, è che su ben 4 voli e più di 15 hostess incrociate solo una era degna della fama che portano!!!
A conclusione dico che sicuramente se domani dovessi trovarmi a volare sicuramente terrei in grande considerazione iberia in virtù di tutte le attenzioni che ha dedicato a noi passegeri.
Andrea
Insomma sembrava un lieto arrivederci culminato alle 12:30 quando siamo partiti alla volta dell’aeroporto dove ci attendeva il volo iberia previsto per le 15:20.
Ed è proprio al nostro arrivo nel terminal delle partenze che ha inizio la nostra avventura:il nostro volo è stato posticipato al' 1:20 del mattino a causa di un forte vento che ha costretto l’aeroporto di Madrid a chiudere impedendo così all’aereo che doveva portarci in Europa di decollare. Mi preme subito dire che il personale di terra si è da subito prodigato per informarci di tutte le nuove procedure da seguire. L’attesa al il ceek-in si è comunque dovuta fare subito e sembrava interminabile; garantisco comunque che ne è valsa la pena. Al momento dell’assegnazione del posto e della nuova coincidenza ci è stata fornita un’auto con autista che ci ha accompagnato in uno dei più lussuosi alberghi di Buenos Aires nel quale c’era precedentemente stata prenotata una stanza con inclusa anche una merenda ed un ricco e delizioso pasto che ha concluso la nostra permanenza nel centro della città prima che un pulman ci riaccompagnasse in aeroporto.
Una volta chiusasi questa splendida parentesi si è tornati alla normalità dovendo affrontare più di una coda per sbrigare tutte le varie procedure di imbarco anche se queste si sono dimostrate, tutto sommato, abbastanza celeri, diminuendo così il disagio.
Il volo, come anche quello dell’andata, è risultato gradevole ed il cibo non era affatto da buttare via, ma la vera sorpresa l’abbiamo trovata al nostro imbarco a Madrid dove abbiamo scoperto di essere stati inseriti in business class. Questo ha comportato che al contrario del 95% dei passeggeri a noi è stato servito un pasto contornato da dell’ottimo vino ed alla fine ci è stato pure offerto un digestivo per digerire il miglio cibo che io abbia mai mangiato a bordo di un aereo.
A conclusione di tutto è si vero che siamo rientrati con 12 ore di ritardo, e questo è sicuramente un disagio che abbiamo subito, ma bisogna anche ammettere che la compagnia aerea si è prodigata per gestire nel migliore dei modi la situazione che si era delineata cercando di crearci il minor disagio possibile.
Unica nota stonata e non me ne vogliano le signorine che leggono l’articolo, è che su ben 4 voli e più di 15 hostess incrociate solo una era degna della fama che portano!!!
A conclusione dico che sicuramente se domani dovessi trovarmi a volare sicuramente terrei in grande considerazione iberia in virtù di tutte le attenzioni che ha dedicato a noi passegeri.
Andrea
domenica 18 gennaio 2009
Come ci fregano in pizzeria.
Questa sera non ho voglia di far da mangiare. Ordino 2 pizze. Mentre aspetto, continuo a sfogliare il volantino. Ci sono anche le pizze per 2 persone e, sopra, la legenda: pizza normale 30cm, pizza per 2 persone 40cm... e penso.
Ma, non mi sembra una proporzione corretta 30 e 40 cm... Vuoi che l'area di un cerchio da 40cm corrisponda al doppio di un cerchio da 30???
Detto fatto: Pgreco x raggio alla seconda.
Risultato:
pizza 30cm: 706cm2
pizza 40cm: 1256cm2
Questo significa che, in proporzione, una pizza "per due persone" è il 178% di una pizza normale. Eh cavoli! mangio un quarto di pizza in meno!!!
Se una margherita normale costa euro 4.50, una pizza "per due persone" dovrebbe costare euro 7,96. Vendendola a 8.40, la mia margherita mi costa 44 centesimi in più, considerando il rapporto quantità prezzo.
Certo è che il cliente medio considera il risparmi di 60 centesimi nella pizza "x due persone" rispetto a due pizze distinte. Ma quei 60 centesimi non corrisponderanno al quarto di pizza mancante che non mangerà.
La pizzeria con questo giochetto vuole dare al cliente l'idea del risparmio, quando invece ha la totale convenienza a fare più pizze "x 2 persone" possibile, poiché ci guadagna di più.
Si può considerare effetto placebo questo? Meditate gente, meditate.
Enrico
Ma, non mi sembra una proporzione corretta 30 e 40 cm... Vuoi che l'area di un cerchio da 40cm corrisponda al doppio di un cerchio da 30???
Detto fatto: Pgreco x raggio alla seconda.
Risultato:
pizza 30cm: 706cm2
pizza 40cm: 1256cm2
Questo significa che, in proporzione, una pizza "per due persone" è il 178% di una pizza normale. Eh cavoli! mangio un quarto di pizza in meno!!!
Se una margherita normale costa euro 4.50, una pizza "per due persone" dovrebbe costare euro 7,96. Vendendola a 8.40, la mia margherita mi costa 44 centesimi in più, considerando il rapporto quantità prezzo.
Certo è che il cliente medio considera il risparmi di 60 centesimi nella pizza "x due persone" rispetto a due pizze distinte. Ma quei 60 centesimi non corrisponderanno al quarto di pizza mancante che non mangerà.
La pizzeria con questo giochetto vuole dare al cliente l'idea del risparmio, quando invece ha la totale convenienza a fare più pizze "x 2 persone" possibile, poiché ci guadagna di più.
Si può considerare effetto placebo questo? Meditate gente, meditate.
Enrico
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sabato 17 gennaio 2009
L'Argentina
Prima puntata della magnifica esperienza che sto vivendo qui a Buenos Aires
Mi trovo ormai in sud america da circa 5 giorni ed ho gia' notato molte differenze negli usi e costumi tra noi europei e loro. Per esempio loro vivono con molta piu' intensita' i rapporti umani: se tu hai bisogno di qualcosa loro si fannoin 4 per aiutarti e questo io, proma di oggi, l'ho visto fare (in modo diffuso) solo nel sud italia e nemmeno ovunque. Un'altra grande differenza e' come non esistano quartieri di soli poveri e quartieri di soli ricchi qui ci sul lato destro delle vie le ville con i vigilantes privati e il filo spinato che protegge le mure e dall'altra parte ci sonole baracche o case mezze diroccate dove abitano gli operai ed i bambini giocano tra i cassonetti dell'immondizia a piedi scalzi!!! A proposito di strade qui sono da restare a bocca aperta: ce ne sono che arrivano ad avere 10 corsie per senso di marcia, una cosa impensabile per uno che vive in una qualsiasi citta' d'europa. Per poter guidare non importa molto aver fatto la "scuola guida" perche' qui esiste il codice della strada ma tutti lo rispettano a modo loro, trovi auto che ti sorpassano a destra, gente che va via in moto senza casco, camion che trasportano nel cassone decine di operai, pulman che trasportano gente andando via con le porte aperte e la vita media delle auto e' molto alta, infatti qui si trovano auto che camminano anche da cinquant'anni ed una delle auto piu' vendute e' la "fiat duna".....incredibile.
Per quello che riguarda l'economia sicuramente il cambio ci avvantaggia molto ma solo per i generi di prima necessita' ed i prodotti di casa loro, per le importazioni invece esistono ancora i dazi doganali e questo comporta che le cose costino praticamente come da noi.
Il cibo e' molto buono, anche in argentina si mangia bene; la carne e' squisita, la pizza ha una pasta piu' pesante (sfido chiunque a mangiarsene una intera senza sentirsi male) ma e' deliziosa ed il gelato e' praticamente come quello italiano.
Ma la cosa che al momento mi ha solpreso di + e' un episodio avvenuto ieri sera e mispiego: Stavamo mangiando in ristorante con degli amici del posto ed a causa di un disguido in cucina una persona che era a tavola con noi ha iniziato a gustare quello che aveva ordinato solo quando noi avevamo gia' terminato il nostro. Il capofamiglia si e' irritato per la brutta figura che stava facendo nei miei confronti ed ha chiesto di parlare con il titolare. Arrivato gli ha spiegato il suo rammarico e per farsi perdonare il padrone del ristorante ha tolto dal conto il cibo che aveva preso la signora ed ha offerto al tavolo una bottaglia di chiampane (ovviamente non di alta qualita'). Tutto questo e' impossibile che avvenga in italia e secondo me deve farci riflettere molto!!!
Per ora dal sud America e' tutto
Andrea
venerdì 2 gennaio 2009
Non mi sono annoiato
Ho sentito dire da più di qualcuno che il 2008 è stato un anno di merda. Non è forse la stessa frase che si sente ripetere ogni anno?
Ho riletto or ora, il post che ho aggiunto a fine del 2007, dove facevo un riepilogo del 2008. Si, avete capito bene, un riepilogo del 2008. Ed è stato divertente (ho proprio riso di gusto) vedere come il 90% delle cose si è verificato! il post lo trovate qui.
Per me il 2008 è stato un anno di svolta. Grandi cambiamenti, grandi eventi, molte esperienze (belle e brutte): ho cambiato casa e sono andato a convivere, ho cambiato lavoro, ho fatto la patente della moto e ho cambiato scooter, ho provato il parapendio, ho realizzato il sogno tecnologico, ho partecipato all'ombralonga, ho cominciato con il softair, ho ricominciato palestra, ho seguito un corso di degustazione vini.. ma ho anche perso delle persone molto care, ho visto Lisa soffrire, vissuto situazioni che di solito "capitano agli altri", perso di vista persone a cui tenevo.
Non posso certo lamentarmi che il 2008 sia stato un anno piatto. Anzi. E per il 2009 cercherò di darmi da fare.
Buon 2009 a tutti!
Enrico
Ho riletto or ora, il post che ho aggiunto a fine del 2007, dove facevo un riepilogo del 2008. Si, avete capito bene, un riepilogo del 2008. Ed è stato divertente (ho proprio riso di gusto) vedere come il 90% delle cose si è verificato! il post lo trovate qui.
Per me il 2008 è stato un anno di svolta. Grandi cambiamenti, grandi eventi, molte esperienze (belle e brutte): ho cambiato casa e sono andato a convivere, ho cambiato lavoro, ho fatto la patente della moto e ho cambiato scooter, ho provato il parapendio, ho realizzato il sogno tecnologico, ho partecipato all'ombralonga, ho cominciato con il softair, ho ricominciato palestra, ho seguito un corso di degustazione vini.. ma ho anche perso delle persone molto care, ho visto Lisa soffrire, vissuto situazioni che di solito "capitano agli altri", perso di vista persone a cui tenevo.
Non posso certo lamentarmi che il 2008 sia stato un anno piatto. Anzi. E per il 2009 cercherò di darmi da fare.
Buon 2009 a tutti!
Enrico
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